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Salento da leggere

A proposito delle usanze degli abitanti in occasione dei funerali

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... Come d’uopo in queste occasioni, la casa della defunta era piena di persone, dai parenti ai vicini di casa fino ai paesani che al suonare a morto delle campane sono adusi presentarsi anche senza conoscere direttamente il malcapitato. Costituisce, infatti, un motivo sufficiente anche conoscerne superficialmente un parente. Una parte dei paesani dispensa condoglianze indistintamente a tutti quelli che si trovano seduti in casa nelle vicinanze del decuius. Una volta mi capitò di vedere dare le condoglianze ad un forestiero, un amico del figlio del defunto, il quale si era momentaneamente seduto su una sedia occupata fino a poco prima da un famigliare del suo amico, per poter parlare con quest’ultimo. Ricordo ancora i gesti scaramantici del disgraziato. Vi sono, tuttavia, alcuni paesani, molto più precisi, che, prima di porgere la mano a persone non conosciute, chiedono: “Parente?”. Vi sono poi quelli più meticolosi che si spingono nelle stanze, piene di persone, attigue a quella in cui è allestita la camera ardente, chiedendo: “Ci sono parenti?”. Al mio arrivo trovai i componenti del parentado seduti in circolo attorno al funereo letto. Un breve saluto a tutti prima dell’inizio delle litanie di circostanza, preghiere recitate in sequenza con tono cantilenante, così da farle sembrare quasi dei canti. Una volta, alla morte di mia nonna, un cugino all’epoca piccolo venne mandato in sopralluogo a casa della stessa già affollata di persone, per sapere cosa facessero. Al suo ritorno la risposta fu: “Stanno cantando”. Tra le litanie ed i bicchieri di caffè passai la notte, appollaiata su una sedia impagliata, fino all’albeggiare del giorno. Le prime luci del mattino annunciavano l’arrivo di lì a poco della processione del resto dei paesani che effettivamente arrivò. Arrivò anche qualche omaggio mangereccio. Infatti, gli amici ed i vicini di casa del defunto sono adusi portare qualcosa da mangiare ai parenti stretti. Per quanto mi riguarda, ad un certo punto mi son vista arrivare al funerale di mio padre una guantiera di bomboloni alla crema, mentre a quello di mia madre una teglia con pollo e patate arrosto. Naturalmente in entrambi i casi ho gentilmente rifiutato. Da allora ho qualche difficoltà a mangiare sia i bomboloni alla crema sia il pollo con le patate.